lunedì 2 novembre 2009

S.V.I. Brescia Solidale nel Mondo
con la collaborazione della Consulta per l’Ambiente del Comune di Brescia
aderiscono:
Ufficio Pastorale Sociale Diocesi di Brescia
Fondazione Calzari Trebeschi
ACLI Ambiente
gruppo “Gamete” (BS)
Banca Popolare Etica
Comune di Rezzato
Co.Di.S.A. (Comitato Difesa Salute Ambiente)
Missionari Saveriani
Missionari Comboniani
propongono un incontro di riflessione sul tema

ABBIAMO UNA SOLA TERRA
(quali idee per un'economia del limite)
venerdì 13 novembre 2009 ore 20,30
Museo Civico di Scienze Naturali
Brescia, via Ozanam, 4
Interviene

Mauro Bonaiuti
Università di Bologna
RETE DECRESCITA
Introduce: Gabriele Scalmana
La cittadinanza è invitata


PRESENTAZIONE INCONTRO
La crescita economica, intesa come un continuo aumento del Prodotto Interno
Lordo, richiede in continuazione ulteriori consumi e viene spesso considerata
come l’obiettivo prioritario che ogni Stato deve perseguire, secondo il principio
che una maggior produzione di beni e servizi diminuirà la miseria. Ma non è
questa una tesi mistificatrice, che suppone che la ridistribuzione della ricchezza
avvenga grazie alle libere forze del mercato, nell’interesse dell’insieme della
popolazione, in favore del bene comune?
Ricorrendo alla metafora della torta, non si dimentica forse che aumentando la
torta si esauriscono gli ingredienti e non ci potrà essere un’altra torta?
Il modello economico dominante non sta forse portando al collasso il nostro
pianeta?
Gli effetti negativi di una crescita illimitata sono visibili agli occhi di tutti:
inquinamento (dell’atmosfera, del suolo, delle acque, radioattivo, acustico,
luminoso, termico, …) e danni per la salute degli esseri umani (es. nano
polveri); deforestazione; desertificazione; perdita della diversità biologica;
impoverimento delle zone di pesca; accumulo di rifiuti; scarsità delle risorse
rinnovabili; riscaldamento del pianeta; …
Alcuni studiosi sostengono che i catastrofisti sono sempre esistiti e che gli
allarmi per degrado ambientale e produzione di rifiuti sono esagerati. Scienza e
tecnica troveranno la soluzione ed in tempi brevi riusciranno a produrre
energia pulita a costi ridottissimi ed in quantità illimitata. Ricorrere all’energia
nucleare sarà la buona soluzione? E che dire del problema delle scorie?
Da almeno una decina d’anni altri studiosi si sono interrogati sui limiti dello
sviluppo ed hanno elaborato il concetto di “decrescita”, motivandola con
considerazioni di tipo ambientale (limiti del nostro pianeta e responsabilità per
la sua salvaguardia), economico-sociale ed etiche. Quali modelli di vita per
ridurre l’impatto ambientale? Quali accorgimenti concreti per ridurre consumi e
sprechi?
Chi ha ragione? Meglio aspettare, correndo il rischio che le risorse non
rinnovabili si esauriscano, o a titolo precauzionale correre ai ripari per evitare il
peggio? Anche noi vogliamo riflettere e fornire il nostro contributo al dibattito
ed in tale ottica abbiamo organizzato una serie di incontri, cercando di centrare
l’attenzione su tre tematiche a nostro parere importanti: “Sviluppo umano ed
Economia”; “Sviluppo umano e Clima”; “Sviluppo umano ed Etica”.

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