lunedì 11 giugno 2007

RISCALDAMENTO GLOBALE

Nel corso della sua lunga storia, il clima della Terra ha subito numerosi sconvolgimenti ed è cambiato profondamente molte volte. Da qualche decennio, però, si stanno verificando con rapidità cambiamenti che non sembrano essere il risultato di processi naturali. Molti scienziati credono che questi cambiamenti siano in buona parte provocati dalle attività dell’uomo sul pianeta.
L’UOMO INFLUENZA IL CLIMA
L’uomo compie molte attività che richiedono processi di combustione: è quanto avviene nelle industrie, negli impianti di riscaldamento, nei motori dei veicoli, negli incendi delle foreste. L’uomo brucia combustibili fossili come il petrolio, il gas naturale e il carbone per ottenere energia e brucia anche foreste immense per sfruttarne il terreno. In queste combustioni si sviluppano gas, soprattutto anidride carbonica e vapore acqueo, e varie altre sostanze, che finiscono nell’aria.
Per capire in che modo queste attività dell’uomo e la produzione di anidride carbonica possano influenzare il clima, facciamo un passo indietro e vediamo che cosa sono i gas serra.
CHE COSA SONO I GAS SERRA?
La superficie terrestre assorbe il calore del Sole. In seguito, parte di questo calore ritorna nello spazio e parte è trattenuta dai gas presenti nell’atmosfera, quali l’anidride carbonica e il vapore acqueo.
Questi gas si comportano dunque come se fossero il vetro di una serra. Dato che intrappolano una parte del calore del Sole, il calore si accumula sempre più e l’atmosfera si riscalda. Ciò aiuta la superficie della Terra a riscaldarsi. Questo fenomeno è chiamato effetto serra ed è normale: senza i gas che lo producono, chiamati appunto gas serra, la nostra Terra sarebbe un luogo molto più freddo e molte zone del mondo sarebbero troppo fredde per permettere alle persone di viverci. La temperatura media della Terra è di 15 gradi centigradi.
L’ANIDRIDE CARBONICA AUMENTA
Adesso ritorniamo a occuparci delle combustioni dovute alle attività umane sul pianeta Terra. A causa delle combustioni, l’uomo sta immettendo nell’atmosfera sempre più anidride carbonica. Negli ultimi trent’anni questo gas, che normalmente è già presente nell’atmosfera, è aumentato notevolmente. Le foreste ne assorbono in parte l’eccesso perché utilizzano l’anidride carbonica nel processo di fotosintesi: ecco perché sono particolarmente importanti per l’uomo. Un’altra parte, però, rimane nell’atmosfera.
ESISTONO ANCHE ALTRI GAS SERRA
Oltre all’anidride carbonica e al vapore acqueo, l’umanità sta immettendo nell’atmosfera quantità sempre maggiori di molti altri gas serra. Fra di essi vi sono il metano, gli ossidi di azoto e sostanze chiamate CFC, o clorofluorocarburi. Il metano proviene da escrementi animali, immondizia in decomposizione, risaie e impianti di trivellazione di petrolio e gas. Gran parte degli ossidi di azoto proviene dai gas di scarico degli autoveicoli e dai fertilizzanti chimici, mentre i CFC sono stati usati in passato nei frigoriferi, nelle bombolette spray e nelle schiume per imballaggio.
IL RISCALDAMENTO GLOBALE
Adesso puoi capire perché la produzione di anidride carbonica e altri gas serra possa influenzare il clima. Infatti, il risultato di questo aumento di sostanze inquinanti è che l’atmosfera della Terra si sta riscaldando. L’effetto serra naturale si è accresciuto di un effetto serra artificiale, causato dai gas prodotti dall’uomo.
Il problema ebbe inizio più di 100 anni fa, quando si incominciò a usare su larga scala combustibili come benzina e petrolio. Verso il 1990, le temperature medie mondiali si erano alzate di circa mezzo grado Celsius. Molti scienziati credono ora che la temperatura media sulla Terra aumenterà di un grado Celsius entro il 2030.
L’aumento di un grado in 40 anni non sembra impressionante, ma si tratta di un cambiamento climatico molto più veloce di qualunque altro avvenuto negli ultimi 10.000 anni.
GLI EFFETTI DEL RISCALDAMENTO GLOBALE
Gli effetti del riscaldamento globale stanno diventando già visibili. In alcuni paesi, ad esempio, la primavera inizia con sempre più anticipo. Alcuni alberi si coprono di nuove foglie anche dieci giorni prima di quanto accadeva 40 anni fa, e le conservano fino all’autunno inoltrato. Uccelli, rane e rospi depongono le uova in anticipo, e si verificano trombe d’aria e alluvioni in luoghi dove prima ciò non accadeva. I periodi di siccità, o, al contrario, di piogge torrenziali, sembrano prolungarsi.
QUALI PREVISIONI POSSIAMO FARE?
È impossibile sapere esattamente che cosa succederà se il riscaldamento globale dovesse continuare alla velocità attuale, o addirittura dovesse aumentare. Probabilmente evaporerà più acqua dagli oceani, producendo piogge più intense e causando allagamenti nelle zone costiere. Evaporerà anche più acqua dal terreno, causando siccità e carestie in alcune aree, specialmente ai Tropici.
Con l’aumento delle temperature, le calotte polari e i ghiacciai si scioglieranno; ci sono le prove che questo fenomeno è già incominciato. Con lo scioglimento dei ghiacci, il livello del mare si alzerà; le terre emerse meno elevate, come le isole Maldive nell’Oceano Indiano, gran parte del Bangladesh e molte città costiere, saranno inghiottite dal mare. Inoltre, poiché gli oceani e i mari saranno più caldi, la loro acqua si espanderà e occuperà maggior volume, aggravando il pericolo di inondazioni.
In passato ci sono stati cambiamenti climatici naturali, ma questi avvenivano molto lentamente, così da lasciare a piante e animali il tempo di adattarsi. Il riscaldamento globale attuale, invece, si sta verificando a una velocità molto maggiore. Potrebbe far scomparire molte specie di animali e di piante che non riescono ad adattarsi in tempo. Ad esempio, il rospo dorato del Costa Rica si estinse nel 1989, probabilmente a causa del mutamento climatico. Nello stesso tempo altre specie, alcune delle quali considerate nocive, potrebbero diffondersi in zone nelle quali prima non vivevano.
COME RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE?
Gli effetti del riscaldamento globale potrebbero rivelarsi disastrosi per molte zone del mondo. Sono molte le cose che si possono fare ora per rallentare il processo di riscaldamento globale. Prima di tutto, si possono isolare meglio le abitazioni per ridurre la dispersione del calore; si può usare meno elettricità e riciclare i rifiuti, specialmente vetro, carta e metalli. Camminare o andare in bicicletta, invece di usare l’automobile, può avere una notevole importanza, così come viaggiare in treno o in autobus. Ogni piccolo atto in questa direzione può rallentare la produzione dei gas serra.
A livello più tecnico, si possono ridurre le quantità di combustibili fossili consumate, sviluppando motori e sistemi di riscaldamento che usino il combustibile con un rendimento migliore. I governi possono incoraggiare l’uso di risorse energetiche che non necessitano di combustione né emettono anidride carbonica, cioè le cosiddette fonti di energia rinnovabili. Fra queste fonti energetiche ci sono il Sole, il vento, il moto ondoso e le maree, l’energia geotermica e quella idroelettrica.

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