Non è la trovata di un giornale golirdico, il gas si può produrre anche in casa.
Basta un bel pò di letame e un macchinario assemblato con parti di recupero.
Il futuro non passa solo attraverso le grandi compagnie che si spartiscono i giacimenti mondiali: il mercato tutto da scoprire lascia aperte molte opportunità.
Tra le iniziative attive in Alto Adige, c'è la produzione di biometano ottenuto attraverso la fermentazione dei rifiuti organici. Tra le fonti già sfruttate con successo c'è la rigenerazione del letame, che consente di ottenere un gas dalla qualità perfino migliore rispetto a quella proveniente dalle condutture ucraine.
Nel territorio sono state avviate cooperative che hanno installato impianti di trasformazione, in cui sono convogliati letame e altri materiali di scarto. Le produzioni sono di tutto rispetto: le migliori organizzazioni sono in grado di ottenere fino a 30 milioni di metri cubi l'anno, immessi nella rete di distribuzione
e acquistati dalle compagnie del gas. Tuttavia anche chi non dispone dei circa 100.000 euro necessari per realizzare un impianto a regola d'arte ha qualche chance. lo dimostra l'esempio di un agriturismo di Fiè. Dopo avere anaòlizzato il problema ha iniziato a raccogliere pezzi di recupero da sfasciacarrozze e ha assemblato il suo impianto. Quindi ha messo a punto la sua ricetta personale e ottiene 30.000 metri cubi di ottimo metano ogni anno. fino a poco tempo fa gli rendevano circa 15.000 euro, oggi che la concessione per l'immissione in rete è scaduta, ha collegato il tutto alla colonnina domestica. Con questa alimenta un generatore di corrente. Rigorosamento pulito e autocostriuto con materiali di recupero.
Tratto da Auto Oggi del 25/02/2009
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