I membri della Pastorale del Creato della Diocesi di Brescia, hanno appreso in questi giorni, dai mezzi di comunicazione, la notizia sul devastante terremoto che ha colpito le popolazioni abruzzesi ed alla conseguente emergenza umanitaria che si è creata, stimata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni in dodici miliardi.
La prima giusta preoccupazione del Governo è stata quella di trovare i fondi per la ricostruzione, senza pesare sui cittadini con nuove tasse.
Eppure una soluzione ci sarebbe, e da sola basterebbe a finanziare la ricostruzione dell’Abruzzo oltre che a fronteggiare i drammatici effetti della crisi economica che pesa su tante famiglie italiane.
La soluzione proposta è apparsa sul settimanale “Famiglia Cristiana” nel numero 17 del 26 aprile 2009, ed è stata apprezzata anche da altre importanti testate giornalistiche laiche.
Si tratta di bloccare la spesa approvata in gran silenzio dalle Commissioni Difesa della Camera e del Senato per l’acquisto di 131 aerei cacciabombardieri dal costo di 100 milioni di euro l’uno.
Rinunciare a questi aerei d’attacco , chiamati F-35, che trasportano ordigni nucleari, ci consentirebbe di risparmiare oltre 12 miliardi di euro, guarda caso la stessa cifra stimata dal ministro Maroni per la ricostruzione dell’Abruzzo.
Il Parlamento è chiamato a esprimersi nei prossimi giorni. Ci sono in ballo tanti soldi per un aereo da guerra che non serve per difenderci ma per attaccare in contrasto con i principi della nostra Costituzione. Perchè allora non ripensarci? Gli Stati Uniti hanno rinunciato all’acquisto dell’elicottero presidenziale US101 (costruito in Italia) perchè da 6 miliardi è arrivato a 13 miliardi di dollari e “il costo appariva troppo alto per il contribuente americano”.
Un bel segnale in tempo di crisi.
Per noi italiani oltre alla crisi ora c’e da fronteggiare anche il terremoto.
E allora potrebbe essere davvero l’occasione per tutti, maggioranza e opposizione, per dire: “Scusate, su questa spesa così alta ci fermiamo, ci pensiamo su”. Sarebbe visto come un gesto di buon senso. E poi questi aerei, una volta in funzione avrebbero come scopo quello di colpire gli obiettivi per ridurli come le case che abbiamo visto in Abruzzo ... un cumulo di macerie, morte e tanto dolore.
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