Il borgo di lovernato
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LEGAMBIENTE FRANCIACORTA
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Alcune considerazioni sulla questione ambientale e urbanistica
Senza presunzione né bisogno di alcuna paternità, da ormai 15 anni ci occupiamo ad Ospitaletto di tematiche che riguardano il territorio, l’ambiente, la cultura ecc…. in quanto presenti in molte realtà associative o istituzionali ( Legambiente,Acli,Age,Icaro,Consiglio di Circolo,Confronto,Consiglio d’Istituto,Comitato Ambientalista ) senza padrini o padroni.
Abbiamo partecipato alla costituzione di vari comitati, quando ne abbiamo ravvisato la necessità, come quelli per la scuola, contro l’inceneritore, la BREBEMI, la TAV (nostra è la proposta fatta e accettata dal Sindaco dello stralcio del tracciato dal PRG), la discarica Bosco Stella (lavorando nel periodo delle ferie, siamo riusciti a mandare in Regione le osservazioni tecnico-ambientali necessarie per rallentare l’iter di approvazione e per questo motivo anche noi partecipiamo alla conferenza dei servizi), promuovendo i primi incontri (ad Ospitaletto) per la costituzione di un coordinamento provinciale dei comitati.
Da noi sono partite alcune denuncie-informative - sempre motivate e con proposte alternative sul modo di operare delle Amministrazioni( urbanizzazioni eccessive, capannone ASO, aree industriali inutilizzate, nuove scuole elementari ecc…) promuovendo incontri pubblici, pubblicazioni, plastici in piazza, dibattiti in Consiglio Comunale, o riguardanti la situazione ambientale e la salute dei cittadini di Ospitaletto (tumori-leucemie), tant’è vero che agli incontri fatti su questi temi con l’ASL e l’Arpa eravamo presenti solo noi, il Sindaco e l’assessore competente.
Sempre noi abbiamo chiesto la possibilità di una commissione specifica per poter avere un
monitoraggio permanente della situazione sanitaria e la richiesta (dopo l’ultimo monitoraggio
dell’aria commissionato dal comune) di una conferenza dei servizi ASL e ARPA.
Il soggetto Noi, non sembri ridondante, ma è il Noi riferito a tutti coloro che nel corso degli anni si sono occupati dei problemi e dei temi che si presentano vivendo in una comunità.
Lette e sentite, scritte e dette ormai troppe “stupidaggini” sul nostro modo di operare, premettiamo che non intendiamo rinnegare nulla di ciò che abbiamo fatto o che stiamo facendo, riconfermiamo la nostra disponibilità a qualsiasi confronto pubblico (costruttivo) con chiunque.
Constatiamo con piacere che partiti politici ed ex amministratori che hanno governato fino
al 2001, hanno ora sposato la causa ecologista tanto da creare un nuovo comitato ambien-
talista e insieme protestano per l’eccessiva urbanizzazione. Noi non possiamo certo essere
considerati degli opportunisti in quanto contestiamo a questa Amministrazione le stesse cose
che contestavamo alle precedenti.
Rispetto alle Amministrazioni passate che guardavano a noi con arrogante sufficienza e ci consideravano solamente degli utopisti, ingenui e rompiscatole, riconosciamo a questa Amministrazione il merito di averci ascoltato e di essersi confrontata con noi, iniziando insieme alcuni percorsi (TAV, discarica Bosco Stella, iniziale blocco mensile del traffico, incontri pubblici). Questo non è ancora sufficiente!
Sappiamo con certezza che il traffico e le industrie soprattutto quelle ad alto impatto ambientale,( cromatura,siderurgiche e gomma-plastica) sono le principali fonti di inquinamento, in particolare C02 di Benzene e delle PM 10, PM 2,5 PM 1 e PM 0,5
senza dimenticare le emissioni di PM 10 e PM 2,5 che si formano come inquinanti secondari,
da emissioni primarie di altri inquinanti quali NOX (ossido di azoto) SO2 (anidride solforosa)
NH3 (ammoniaca) che aumentano di 4-5 volte le quantità totali di PM effettivo nell’aria senza
essere rilevate dalle centraline.
Sull’ultimo notiziario dell’ASL di Brescia dove viene trattato l’inquinamento atmosferico ed in
Particolare il PM 10 vengono citati gli studi fatti da alcuni istituti di ricerca quali:
1. Misa 1 e Misa 2 riguardanti l’aumento dei ricoveri per patologie cardiache e respiratorie in 15 grandi città italiane causati dall’incremento delle concentrazioni d’inquinanti in aria.
2. I risultati di alcuni studi statunitensi e del nord Europa che associano l’inquinamento dei motori diesel all’incremento del numero di casi di tumore polmonare.
3. Altri studi della Washington University di Seattle pubblicati su riviste specializzate e comparsi pure su quotidiani italiani, affermano che le polveri fanno male al cuore più del previsto, più alto è il livello di polveri sottili respirate quotidianamente, più è alto il rischio ( 2/3 volte ) di ammalarsi di cuore.
4. Nel convegno svoltosi ad Ospitaletto il 27/02/2007, il dott. Stefano Montanari direttore scientifico del laboratorio NANODIAGNOSTICS di Modena ci ha illustrato il risultato delle loro ricerche sulla diretta connessione tra l’inquinamento da polveri sottili e alcune tipologie tumorali, mostrandoci con fotografie fatte con un microscopio elettronico a scansione ambientale, come particelle minerali possano entrare addirittura nelle cellule modificandole. ( NB: il microscopio è stato acquistato con sottoscrizione pubblica, alla quale l’Amministrazione Comunale di Ospitaletto a contribuito con la somma di € 1.000)
5. Francesco Forestiere epidemiologo ambientale dell’ASL di Roma afferma che “la frazione più sottile del particolato penetra in profondità nei polmoni fino agli alveoli e da lì nel sangue. Questo genera uno stress ossidativo e un’infiammazione che aumenta la viscosità del sangue, come dimostra l’aumento di fibrogeno, l’attivazione delle piastrine e la formazione di placche aterosclerotiche. Da qui la formazione dei trombi e gli eventi ischemici (tra cui infarti e ictus) che possono seguire….”E’ come se il particolato avesse sulle coronarie lo stesso effetto di una dieta ricca di colesterolo….Non si esclude un contributo dell’inquinamento da particolato nelle aritmie che a volte possono risultare mortali….
6. Un altro studio condotto dalla University of Southern California dimostra che indipendentemente dal tasso di inquinamento della zona, nei ragazzi residenti entro un raggio di 500 mt. da una strada ad alta densità di traffico viene compromesso il normale sviluppo della funzionalità polmonare e Gian Galeazzo Riario Sforza, responsabile dell’unità di pneumologia riabilitativa degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano aggiunge “l’effetto è notevole anche tra i ragazzi che non fumano e non hanno mai sofferto d’asma. Per proteggere i ragazzi sarebbe sufficiente arretrare di 1.500 mt. dalle strade ad alto traffico, questo dato andrebbe tenuto presente anche nella costruzione di scuole e complessi residenziali.
7. Per finire le stime della Commissione Europea del 2005 elencavano in 8.530 i ricoveri in Italia per problemi respiratori e in 5.260 i ricoveri per problemi cardiaci legati all’inquinamento atmosferico.
Siamo tutti consapevoli che questo tipo di inquinamento proprio per le sue caratteristiche, va affrontato su vasta scala, poiché facciamo parte di un comprensorio immerso in una rete stradale trafficatissima e in una realtà industriale ed abitativa diffusa e densa. Sappiamo anche che molti dei nostri problemi territoriali e ambientali sono competenza di altre Istituzioni quali ad esempio la Regione Lombardia (strade, autostrade e aerovie) Comune di Brescia (TAV) Comune di Castegnato (discarica Bosco stella), ma è doveroso che il nostro Comune faccia il possibile per migliorare la situazione o quantomeno non la peggiori.
A fronte di tutto ciò, visti i già gravi problemi di salute e viabilità che abbiamo, ci chiediamo se non sia irresponsabile continuare con questo tipo di urbanizzazione.
Il nostro contributo nella Commissione territorio partiva da alcune proposte elettorali di questa Amministrazione, quali:
1. Il contenimento dell’attuale sviluppo delle aree residenziali esistenti sul nostro territorio.
2. Il mantenimento delle aree industriali ed artigianali esistenti senza ulteriori nuovi inserimenti con possibilità di deroghe solo per attività già esistenti sul territorio, motivate da comprovato impedimento al loro sviluppo, compatibile alla salvaguardia dell’ambiente.
3. L’attivazione delle procedure per la dotazione comunale del piano di governo del territorio.
4. L’adozione di un nuovo regolamento edilizio sensibile alle tecnologie che rispettano l’ambiente e la sicurezza.
5. Incentivare l’utilizzo dei sistemi per la produzione di energia indirizzati alla salvaguardia dell’ambiente, come i pannelli fotovoltaici che permettono di produrre energia elettrica (anche per le strutture pubbliche).
6. Individuare una fascia verde tra Castegnato e Ospitaletto da tutelare come area di rispetto ed eventualmente acquisirla al patrimonio pubblico per la realizzazione di un bosco di franco verde.
Guardando alle varianti fatte al PRG e soprattutto le lottizzazioni approvate nell’ultimo consiglio Comunale ci sembra che si stia facendo il contrario di ciò che era stato scritto!
Alcune considerazioni sono necessarie in quanto abbiamo assistito a decisioni incoerenti prese nell’ultimo Consiglio Comunale.
Il Sindaco ha comunicato al Consiglio di non volere avviare le procedure del nuovo PGT - contraddicendo il suo programma elettorale – (perché queste non consentirebbero le nuove espansioni edilizie e produttive).
Questo giustifica la rapidità di approvazione di queste nuove varianti.
Avendo Ospitaletto già ereditato dalle passate amministrazioni un P.R.G (1988 e 2001) che prevede a completamento una urbanizzazione di circa 2.000.000 mc, ivi compresa la variante del 2005, aggiungerne altri 100/150 mila è irrimediabilmente devastante.
Contestiamo il metodo di valutazione degli abitanti insediabili, poiché il calcolo usato dall’Amministrazione è dato dal volume teorico di 150mc/abitante e quindi di una superficie
di circa 50 mq per ogni abitante, che porterebbe a una popolazione complessiva di circa 14.500 abitanti. Ciò significa che una famiglia media di 3/4 persone vivrebbe oggi in un appartamento di 150/200 mq. Ci sembra molto più realistico il rapporto 100mc/abitante con una superficie di 35mq/abitante il che porterebbe ad una stima di circa 18.000/20.000 abitanti entro il prossimo quadriennio.
A fronte di tutto ciò ci troveremo ad avere tutto l’apparato dei servizi insufficiente (fognature - acquedotto- viabilità interna- servizio scolastico ecc….)
Ad esempio le scuole : citando la carta dei servizi elaborata dal Comune, rileviamo che vi sarà un incremento di oltre il 100% della popolazione scolastica. Considerando che oggi con 1.578 alunni, le strutture sono già insufficienti, ci chiediamo dove e con quali risorse si affronterà il problema dell’edilizia scolastica pubblica. Cosa venderemo per pareggiare il bilancio? E quale parco dovremo sacrificare?
Alla luce di queste prospettive è per noi irresponsabile prevedere nuovi insediamenti produttivi ed abitativi (ve ne sono già molti inutilizzati). A maggior ragione quando questi sono previsti a 50 mt. dall’autostrada ed a 5 mt. dalla tangenziale e vicino ad aziende già oggetto dell’attenzione dell’ASL
Per poter sfruttare il patrimonio edilizio esistente basterebbe applicare la legge regionale n. 20/2005 che consente di ricavare dai sottotetti nuovi appartamenti, con notevole risparmio di denaro e di terreno ( art. 12.11 dell’attuale P.R.G). Qual è il motivo per cui in questo Comune non viene applicata?
Ci domandiamo se nel continuare a costruire a ridosso delle fonti inquinanti non sia ravvisabile un reato quale attentato alla salute pubblica visto le conoscenze scientifiche oggi a nostra disposizione.
Noi chiediamo semplicemente di non continuare con un metodo vecchio e inefficiente di amministrare, ma dimostrare la volontà di cambiare.
Non siamo ingenui, sappiamo che ci vuole coraggio e grande consapevolezza della situazione, sappiamo però che si può anche pareggiare il bilancio comunale in altro modo, forse nella trasparenza i cittadini potrebbero accettare aumenti dell’ICI o un’addizionale IRPEF in cambio della ( credibile) salvaguardia del territorio e della salute.
Gp. M. Caminati
Ospitaletto 10/05/2007
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